Il 2024 si sta rivelando un anno di caldo eccezionale in particolare in Africa e in Brasile
Caldo record in Africa e in Brasile nel 2024: allarme per cambiamento climatico globale.
Temperature record senza precedenti sono state registrate in diverse regioni
L'Africa sta sperimentando ondate di calore estreme nel corso del 2024, con temperature che hanno superato i record storici, cosi come il Brasile che ha registrato temperature record in particolare nella regione dell'Amazzonia.
Africa e Brasile: temperature record nel 2024
Temperature record sono state registrate in diverse regioni sia nel continente africano che in Brasile, suscitando preoccupazione e allarme tra gli scienziati e gli esperti del clima.
Il caldo record in Africa e in Brasile sta mettendo in luce le cause dietro questi eventi estremi e le conseguenze che potrebbero avere sull'ambiente e sulla popolazione.
Africa: ondate di calore estreme nel 2024
L'Africa ha già sperimentato ondate di calore estreme nel corso del 2024, con temperature che hanno superato i record storici in molte nazioni.
Paesi come il Sudan, il Niger, il Ciad e l'Etiopia hanno subito temperature senza precedenti, con picchi che hanno raggiunto gli oltre 50 gradi Celsius in alcune aree.
Queste condizioni climatiche estreme stanno avendo impatti significativi sull'agricoltura, sull'approvvigionamento idrico e sulla salute delle persone.
Ondate di calore record in Africa e cambiamenti climatici globali
Le ragioni dietro queste ondate di calore record in Africa sono da attribuire principalmente ai cambiamenti climatici globali.
Il riscaldamento del pianeta, causato principalmente dalle emissioni di gas serra derivanti dalle attività umane, sta aumentando la frequenza e l'intensità degli eventi climatici estremi.
In questi giorni le città di Fada Ngourma e Boromo hanno superato i 43°C, cosi come il Mali ha sperimentato il giorno più caldo della sua storia, in particolare nel capoluogo Bougouni dove sono stati raggiunti i +44 °C.
Altri record di temperatura sono stati superati anche in Sudafrica, Botswana, Namibia e lo Zambia.
Dall'inizio di Marzo in tutto il continente africano si sta verificando un'ondata di calore che non ha precedenti nella sua storia climatica.
Anche l'agenzia spaziale americana, la NASA, aveva messo in guardia la comunità internazionale un anno fa su possibili incremento di temperatura nel continente africano per l'anno 2024.
Certamente nessuno poteva immaginare un un simile inizio, cosi come nessuno poteva aspettarsi ondate di calore estreme come quella rilevata in Camerun, la città di Garoua che ha segnato un picco di temperatura di oltre i 45,5 °C, stabilendo un record nazionale per il mese di Marzo.
Anche nel Ghana sono stati toccati i 44 °C, nel Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, sono stati registrati i 44 °C.
In Niger superati più record mensili, con le temperature che si stono attestate fino a raggiungere i 45 °C a Tillabery.
Anche le Mauritius sono rimaste inglobate dalle ondate di calore estremo di questi giorni, registrando temperature che hanno superato i 35°C e facendo vivere al suo popolo la notte più calda della storia con una temperatura minima di 27,5 °C.
Conseguenze e vulnerabilità dell'Africa
L'Africa è particolarmente vulnerabile a tali fenomeni, a causa della sua posizione geografica, delle risorse limitate e della dipendenza da agricoltura e sfruttamento delle risorse naturali.
Le conseguenze di queste ondate di calore estreme sono molteplici e l'agricoltura subisce gravi danni a causa della siccità e delle temperature elevate, con conseguenti riduzioni delle rese delle colture e della disponibilità di cibo.
L'approvvigionamento idrico diventa sempre più problematico, poiché le risorse idriche si riducono a causa dell'evaporazione accelerata e della mancanza di precipitazioni e questo mette a rischio la sopravvivenza delle popolazioni rurali che dipendono dall'agricoltura e dall'acqua per la loro sussistenza.
Il caldo estremo in Africa e le conseguenze sulla salute umana
Il caldo estremo ha gravi conseguenze sulla salute umana e le ondate di calore possono causare disidratazione, colpi di calore e danni agli organi interni, con conseguente aumento delle malattie e dei decessi correlati al caldo.
I gruppi vulnerabili, come i bambini, gli anziani e le persone con problemi di salute preesistenti, sono particolarmente a rischio.
Brasile: caldo estremo, incendi e deforestazione
Anche il Brasile sta registrando temperature record nel corso di questo 2024, a Rio de Janeiro la temperatura percepita è arrivata a più di 62 gradi centigradi, il livello più alto registrato negli ultimi 10 anni e cioè nel 2014, quando sono iniziate le misurazioni.
Gli esperti meteorologi prevedono che il caldo continuerà almeno fino alla metà di questa settimana, periodo previsto per l'inizio dell'autunno nell'emisfero australe.
Come se non bastasse forti piogge stanno causando gravi problemi e disagi alla popolazione nel sud del Paese e secondo le autorità queste perturbazioni continueranno anche nella prossima settimana.
Nel Centro/Sud del Brasile si apprestano ad affrontare una settimana molto caotica a causa di queste piogge torrenziali accompagnate da forti e intensi temporali.
E' in arrivo un fronte freddo molto intenso che porterà piogge torrenziali e possibili tempeste, questo l'allarme lanciato dall'agenzia meteorologica MetSul.
Le autorità sulla sicurezza ambientale ha avvertito la popolazione su probabili volumi di pioggia molto elevati che si potranno riscontrare in alcune località dello Stato meridionale di Rio Grande do Sul, fino addirittura ad una quantità superiore ai 300 mm per mq.
Anche la regione dell'Amazzonia ha subito un caldo estremo, accompagnato da un aumento degli incendi e della deforestazione.
Queste condizioni climatiche hanno innescato una serie di problemi ambientali e sociali, con impatti a lungo termine sul clima globale e sulla biodiversità.
Il Brasile è noto per la sua vasta foresta amazzonica, considerata la più grande riserva di biodiversità del pianeta e un importante serbatoio di carbonio.
Tuttavia, la deforestazione e gli incendi stanno minacciando seriamente questo ecosistema prezioso.
Il caldo record ha reso la foresta amazzonica più suscettibile agli incendi, favorendo la propagazione delle fiamme e l'espansione delle aree bruciate.
La deforestazione in Brasile
La deforestazione, spinta principalmente dall'espansione dell'agricoltura su larga scala, è un altro problema critico in Brasile.
L'abbattimento degli alberi e la conversione delle terre forestali in pascoli e piantagioni hanno un impatto devastante sulla biodiversità e sul clima globale.
Le foreste tropicali come l'Amazzonia svolgono un ruolo cruciale nell'assorbimento delle emissioni di carbonio e nella regolazione del clima, ma la deforestazione compromette questa funzione vitale.
Le conseguenze di questi eventi sono molteplici e di vasta portata.
Innanzitutto, la perdita della copertura forestale porta alla riduzione della biodiversità, mettendo a rischio numerose specie di piante e animali che dipendono dall'habitat forestale per la loro sopravvivenza.
Inoltre, la deforestazione contribuisce all'aumento delle emissioni di gas serra, aggravando ulteriormente il problema del cambiamento climatico.
Gli incendi che si sono verificati durante il periodo di caldo estremo hanno rilasciato una quantità enorme di carbonio nell'atmosfera, contribuendo all'aumento delle emissioni globali e all'effetto serra.
Questo ciclo di deforestazione, caldo estremo e incendi crea una spirale negativa che alimenta ulteriormente il cambiamento climatico.
Politiche ambientali e le misure di conservazione in Brasile
Le politiche ambientali e le misure di conservazione sono fondamentali per affrontare queste sfide.
Il Brasile, in particolare, ha un ruolo cruciale nel preservare l'Amazzonia e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
È necessario adottare politiche di gestione forestale sostenibile, promuovere l'agricoltura responsabile e intensificare gli sforzi per contrastare la deforestazione illegale.