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I cambiamenti climatici potrebbero favorire l'evoluzione del Cordyceps?

Cordyceps: I cambiamenti climatici e il fungo di The Last of Us.

Il fungo Cordyceps, del videogioco e serie TV The Last of Us, può attaccare l'uomo?

Salute - Cordyceps: I cambiamenti climatici e il fungo di The Last of Us Immagine composta da una scena del film The Last of Us e dalla foto di una formica zombie
Categoria: Salute | Lunedi 6 Febbraio 2023 - 17:40:16

In questi giorni è uscita la tanto attesa serie TV di The Last of Us, una serie "horror zombie" che riprende la storia dell'omonimo videogioco di grande successo.

The Last of Us e la pandemia da fungo Cordyceps


Il grande successo avuto dal videogioco "The Last of Us", creato dalla società statunitense Naughty Dog, ha spinto Craig Mazin e Neil Druckmann a crearne un adattamento cinematografico atto allo sviluppo di una serie TV, che potesse ripercorrere esattamente la stessa trama dell'opera videoludica nata nel 2013.

I protagonisti della serie TV, Pedro Pascal e Bella Ramsey si ritrovano ad impersonare Joel Miller e la piccola Ellie.
Joel è un padre separato 30/35 anni che si ritrova a fuggire con suo fratello Tommy e sua figlia Sarah di 13 anni, che morirà successivamente per mano di un soldato durante la fuga, subito dopo lo scoppio della pandemia.

Ellie è una ragazza di 14 anni nata e cresciuta nell'era pandemica, esplosa nel 2003.
Orfana non ha mai conosciuto la vita prima della pandemia e si ritrova ad essere un bene prezioso, dopo aver constatato di non subire trasformazioni a seguito di un morso ricevuto da un infetto.

Parte cosi la disperata corsa per portare questa ragazzina da chi può utilizzare il suo prezioso sangue per riuscire finalmente a realizzare un farmaco o addirittura un vaccino che riesca a contrastare l'infezione del fungo cordyceps, che trasforma gli esseri umani in mostri simili a zombie.

The Last of Us e il fungo zombie realmente esistente


Gli autori del videogioco The Last of Us si sono ispirati ad un fungo il Cordyceps, realmente esistente in natura, che fa parte della tipologia Ophiocordyceps, una particolare specie di fungo parassitario della famiglia delle Ophiocordycipitaceae.

Questo genere di funghi contiene circa 140 specie diverse e fu scoperto per la prima volta nel 1931 dal micologo britannico Tom Petch.

Il fungo Cordyceps e il processo infettivo


I funghi Cordyceps della famiglia Ophiocordycipitaceae hanno la particolare capacità di insinuarsi negli insetti e crescere al loro interno, grazie alla sua formidabile azione parassitoide.
Una specie di questo complesso di funghi, la Ophiocordyceps unilateralis, è particolarmente nota per il suo parassitismo sulle formiche, nelle quali riesce ad insinuarsi alienandone il sistema nervoso, cosi da sfruttarne lo spostamento in zone più alte.

Questi funghi Cordyceps sono dotati di stupefacenti capacità manipolatorie del comportamento animale e, con il passare del tempo, il fungo uccide dall'interno l'insetto facendo crescere delle vistose protuberanze a partire dalla testa e rilasciando nell'aria le sue spore che, successivamente, potranno infettare ulteriori insetti nelle vicinanze.

Il fungo è in grado di produrre delle sostanze chimiche capaci di agire sia sul sistema muscolare che su quello nervoso centrale del malcapitato insetto.
Tempo fa fu ritrovato in Germania un fossile di formica vittima del fungo Ophiocordyceps Unilateralis, risalente a circa 48 milioni di anni fa.

Fungo Cordyceps: proprietà curative e benefici


Non solo parassitosi sulle formiche ma anche benefici derivanti dalle cure attraverso questi particolari funghi.

Per centinaia di anni, il fungo Cordyceps, della famiglia delle Cordycipitaceae, è stato sfruttato nella medicina tradizionale cinese.
Particolari studi scientifici sono stati condotti per cercare di identificare quei composti bioattivi che portano ad un attività antinfiammatoria e antimicrobica.

Grazie all'utilizzo di questa famiglia di funghi è stato possibile studiare una particolare terapia immunomodulante, un immunomodulatore o immunosoppressore è una medicina capace di bloccare alcune funzioni del nostro sistema immunitario.

Una volta somministrata, permette di regolare la risposta immunitaria del paziente per prevenire conseguenti rigetti di un organo trapiantato o anche per il trattamento di particolari malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide o la vasculite, le malattie di tipo infiammatorio che attaccano l'apparato intestinale, la psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della pelle, anch'essa di origine autoimmune, lupus ed altre.

Il fungo zombie Cordyceps può infettare l'uomo?


A differenza di infezioni come nel caso della pandemia dovuta al COVID-19 o l'influenza stagionale, la contaminazione da fungo Cordyceps avviene per contatto e non per via aerea.
Per avere un livello di contaminazione pari al Coronavirus o ai vari ceppi influenzali, questo fungo dovrebbe essere di tipo "ubiquitario", ossia presente nelle acque o nel suolo, nell'aria o anche dentro organismi animali, quindi nel loro intestino o nelle loro mucose.

Oppure dovrebbe poter esistere all'interno degli apparati radicali di organismi vegetali, sopravvivere in alimenti come il latte, o infine riuscire a svilupparsi in ambienti estremi come quelli caratterizzati da un alta concentrazione salina.

Oltre all'aspetto riguardante la potenzialità di contaminazione aerea a confronto di quella da contatto, del fatto che questi funghi dovrebbero in qualche modo poter sopravvivere all'interno degli organi di esseri viventi, resistere in ambienti acquatici o terrestri, una delle motivazioni principali per cui non possono contaminare l'uomo e gli animali differenti da insetti e formiche, è la temperatura corporea.

Il fungo Cordyceps non riesce a sopravvivere all'interno di determinati organismi che hanno una temperatura più elevata.
La nostra temperatura corporea risulta semplicemente troppo alta per permettere alla maggior parte dei funghi di stabilizzarsi e svilupparsi correttamente, questo ovviamente vale anche per il funghi della famiglia Ophiocordyceps.

Un ultimo elemento che rende molto difficile un'infezione umana da parte del fungo Cordyceps è proprio la complessità del nostro sistema nervoso rispetto a quello di animali come le formiche.

Questo perche quest'ultime hanno un sistema nervoso molto più semplice, quindi più facile da pilotare, cosi come il loro sistema immunitario che è sostanzialmente diverso dal nostro.

Funghi Ophiocordyceps e i cambiamenti climatici


Durante le prime scene, della nuova serie TV "The Last of Us", uno scienziato degli anni 60 avverte della possibilità di un salto di specie di questo particolare fungo a causa del riscaldamento globale indotto dai cambiamenti climatici, e che questo potrebbe favorire il cosiddetto "spillover" con il conseguente sviluppo di una vera e propria pandemia da funghi cordyceps.

Nel film il cambiamento climatico ha effettivamente causato una trasformazione di questo fungo, costringendolo ad adattarsi e a sua volta acquistando la capacità di sopravvivere anche all'interno di un ospiti con una temperatura più alta come l'essere umano.

Nessuno al momento può dire se in futuro dovremmo preoccuparci anche del fungo Cordyceps e magari temere lo sviluppo incontrollato di una pandemia da zombie, di certo possiamo iniziare a cambiare il nostro tenore di vita, le nostre abitudini, facendo a meno di qualche lusso e rispettando maggiormente l'ambiente.

La pandemia da COVID dovrebbe averci insegnato che in natura nulla è impossibile e ricordaci che, assieme ad altri esseri viventi, siamo noi gli ospiti di questo pianeta.
Dobbiamo vivere la nostra vita cercando di rimanere nei nostri habitat senza invadere quelli di altre specie viventi.

Domande & Risposte sul cambiamento climatico
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