Uno dei cambiamenti più evidenti è l'aumento delle temperature
Cambiamenti climatici: La Russia sperimenta le alte temperature.
Negli ultimi decenni il paese ha sperimentato alcuni cambiamenti climatici significativi
La Russia è uno dei paesi più vasti al mondo e comprende una grande varietà di climi e biomi, nonostante ciò negli ultimi decenni il paese ha sperimentato alcuni cambiamenti climatici significativi.
I dati del Servizio Idrometeorologico Federale Russo
Uno dei cambiamenti più evidenti è l'aumento delle temperature medie e, secondo i dati del Servizio idrometeorologico federale russo, la temperatura media annua del paese è aumentata di circa 0,5°C tra il 1976 e il 2016, con un rapido aumento delle temperature registrato negli ultimi anni.
Questo aumento delle temperature ha comportato la diminuzione della copertura nevosa in alcune zone, l'aumento della temperatura delle acque superficiali e la riduzione della durata della stagione di congelamento dei fiumi e dei laghi.
In alcune parti della Russia, come la Siberia, si sono verificate estati eccezionalmente calde.
Nel 2020, la città siberiana di Verkhoyansk ha registrato una temperatura di 38°C, che rappresenta il nuovo record di temperatura più alta mai registrato al di sopra del Circolo Polare Artico.
Aumento della frequenza e dell'intensità delle ondate di calore
Inoltre, la Russia sta sperimentando un aumento della frequenza e dell'intensità delle ondate di calore, delle piogge torrenziali e delle inondazioni.
Questi eventi meteorologici estremi hanno causato danni alle infrastrutture, alle colture e alle abitazioni.
Infine, l'Artico russo sta subendo un rapido scioglimento del ghiaccio marino, con conseguenze potenzialmente significative per la fauna marina e per le comunità indigene che dipendono dalle risorse dell'Artico per la loro sopravvivenza.
Quali sono le potenziali conseguenze dello scioglimento dei ghiacci artici per la Russia?
Lo scioglimento dei ghiacci artici può avere diverse conseguenze per la Russia, alcune delle quali sono potenzialmente problematiche.
In primo luogo, lo scioglimento del ghiaccio marino può aprire nuove rotte di navigazione nell'Artico russo, che potrebbero essere utilizzate per il trasporto di merci tra l'Asia e l'Europa, riducendo i tempi di viaggio rispetto alle rotte tradizionali attraverso il Canale di Suez.
Tuttavia, l'aumento del traffico marittimo nell'Artico potrebbe comportare anche rischi ambientali e di sicurezza, come la possibilità di incidenti con petroliere o la difficoltà di fornire assistenza in caso di emergenze.
Il ghiaccio marino può avere effetti negativi sulla fauna marina
In secondo luogo, lo scioglimento del ghiaccio marino può avere effetti negativi sulla fauna marina e sulle comunità indigene che dipendono dalle risorse dell'Artico per la loro sopravvivenza, come la pesca e la caccia.
Il cambiamento delle condizioni ambientali può alterare gli ecosistemi marini e ridurre la disponibilità di cibo per le popolazioni indigene.
In terzo luogo, lo scioglimento del ghiaccio marino può avere effetti sul clima globale, poiché l'Artico ha un ruolo importante nella regolazione del clima terrestre.
Ad esempio, il ghiaccio marino riflette gran parte della radiazione solare che arriva sulla Terra, mentre l'oceano assorbe la maggior parte della radiazione.
Lo scioglimento del ghiaccio marino potrebbe quindi contribuire all'aumento della temperatura globale, accelerando ulteriormente il cambiamento climatico.
Infine, lo scioglimento del permafrost, il suolo permanentemente gelato che copre gran parte della Russia settentrionale, potrebbe rilasciare grandi quantità di gas a effetto serra, come il metano, che potrebbero aggravare ulteriormente il cambiamento climatico.
Come stanno rispondendo le autorità russe alle sfide del cambiamento climatico?
Le autorità russe hanno iniziato a prendere misure per affrontare le sfide del cambiamento climatico, ma ci sono ancora molte sfide da affrontare.
Il governo russo ha adottato una strategia nazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, che prevede di ridurre le emissioni del 25-30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Tuttavia, secondo alcuni esperti, la strategia potrebbe non essere sufficiente per limitare il riscaldamento globale a 2°C, come previsto dagli accordi di Parigi.
Inoltre, la Russia sta promuovendo l'uso di fonti di energia rinnovabile, come l'energia eolica e solare, anche se queste fonti costituiscono ancora una piccola parte del mix energetico del paese.
Allo stesso tempo, la Russia sta continuando a investire nelle fonti di energia tradizionali, come il petrolio e il gas naturale, che costituiscono un'importante fonte di entrate per il paese.
Preservare la biodiversità e gli ecosistemi naturali del paese
La Russia sta anche impegnandosi a preservare la biodiversità e gli ecosistemi naturali del paese.
Il governo russo ha istituito diverse aree protette e parchi nazionali in tutto il paese. Tuttavia, la gestione di queste aree protette è spesso criticata per la mancanza di trasparenza e per la scarsa partecipazione delle comunità locali.
Infine, la Russia sta partecipando ai negoziati internazionali sul clima e ha firmato l'accordo di Parigi del 2015.
Il paese ha anche sollevato alcune preoccupazioni riguardo alla loro attuazione, in particolare riguardo al finanziamento dei paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico.
In sintesi, la Russia sta iniziando ad affrontare le sfide del cambiamento climatico, ma ci sono ancora molte sfide da affrontare per adattarsi a un futuro con una maggiore incertezza climatica.