Definizione di biodiversità degli esseri viventi in un ecosistema
Biodiversità tra specie viventi nello stesso ambiente
La varietà di animali e piante nelle loro diverse forme, e nei rispettivi ecosistemi.
Che cosa è la biodiversità
La Biodiversità è la varietà di organismi viventi che possono essere vegetali, animali e tutti i molteplici microorganismi presenti sul pianeta Terra.
Questa relazione tra loro crea un equilibrio perfetto in grado di garantire le fondamentali proprietà chimiche, fisiche e biologiche per la nascita e il proseguo della vita sul nostro pianeta.
La sopravvivenza di ogni specie è infatti legata alla biodiversità che la contraddistingue dalle altre.
Il successo di ogni specie in natura dipende anche dall'interconnessione chimico-biologica che ognuna di loro contribuisce per l'altra, il processo ambientale nel territorio di appartenenza e la graduatoria alla quale appartengono all'interno della catena alimentare.
Tipologie di biodiversità
La diversità biologica comprende la variabilità di tutti gli esseri viventi di qualsiasi origine e provenienti dalle tipologie di ecosistemi come quelli terrestri o acquatici.
Possiamo quindi definire le tipologie di biodiversità in:
- Biodiversità genetica
E' la varietà delle informazioni genetiche contenute all'interno dei diversi esseri viventi appartenenti alla stessa specie.
- Biodiversità di specie
Può essere intesa anche come diversità biologica specifica o tassonomica. Sta ad indicare il numero di specie e la relativa abbondanza in una determinata area, un ecosistema o in generale nell'intera Biosfera.
- Biodiversità degli ecosistemi
E' la diversità ecosistemica che riguarda le differenze macroscopiche esistenti tra i diversi ambienti e le differenze tra quei processi biologici che le caratterizzano.
Le minacce alla biodiversità
L'equilibro instaurato dalla biodiversità fra gli esseri viventi è complesso e nel contempo molto fragile.
La più grande minaccia risulta essere ancora una volta l'attività antropica (tutte le attività umane sulla fauna e sulla flora terrestre) che destabilizza incessantemente gli equilibri naturali che si sono protratti ed evoluti per milioni e milioni di anni.
Nel tempo l'uomo ha sempre più aumentato il consumo di risorse naturali messe a disposzione dal pianeta, riducendole in modo critico e sviluppando tecnologie industriali assai inquinanti che stanno pian piano distruggendo gli habitat naturali nei quali le forme di vita si stabiliscono e si riproducono.
L'inquinamento delle acque di mari e fiumi aumentano il livello di acidità dell'acqua, lo sfruttamento dei terreni per attività agricole intensive ipoveriscono la terra del nutrimento per i microrganismi e per le piante.
Il disboscamento e la quasi completa deforestazione di intere aree geografiche per la produzione di legno e per fare spazio a coltivazioni di soia diminuiscono l'attività di contrasto operata dalle piante contro l'anidrite carbonica.
In ultimo, ma non per gravità e danno ambientale, ci sono poi i cambiamenti climatici in atto, causati e aumentati sempre da parte dell'uomo.
Questa crisi climatica può essere contrastata grazie alla formidabile capacità del nostro pianeta di rigenerarsi e adattarsi ai cambiamenti climatici continui.