• Gli habitat naturali consentono l'esistenza di caratteri morfologici e funzionali diversi

    Anche gli habitat costieri comprendono altri tipi di habitat come quelli composti da vegetazione alofitica che è particolare vegetazione presente sulla Terra comprendente alcune famiglie di cormofite (piante costituite da un cormo, contrariamente a quelle formate da un tallo e chiamate appunto Tallofite) e comprendente piante che hanno particolari caratteri morfologici e anatomici, con una fisionomia di tipo xeromorfico (l'insieme di tutti i caratteri morfologici e di quelli funzionali che hanno le piante o gli organi vegetali xeromorfi).
  • Temperatura corporea e heat strain

    Oltre i 35°C iniziano i primi sintomi di stress termico, con sudorazione più intensa, aumento della frequenza cardiaca, vertigini e affaticamento.
  • Aspetto bicolore anche per gli uccelli

    L'aspetto bicolore è un modo per rendersi quasi invisibili quando si viene visti dall'alto verso il basso e viceversa.
  • Il ginkgo di Gu Guanying Temple e l'olivo di Vouves

    Il ginkgo di Gu Guanying Temple in Cina, piantato nell'XI secolo, è uno dei ginkgo più antichi esistenti, con circa 900 anni di età, poi c'è l'olivo di Vouves di Creta, in Grecia, che è l'olivo più antico del mondo, con un'età stimata tra 3.000 e 5.000 anni.

Omicron: cosa sappiamo su incubazione, sintomi, e velocità di trasmissione? (Salute)

Omicron: cosa sappiamo su incubazione, sintomi, e velocità di trasmissione?

Frequently Asked Questions - Salute

Categoria: Salute | Lunedi 3 Gennaio 2022 - 17:36:06

Ad oggi non abbiamo ancora tutte le informazioni necessarie e complete sulla variante Omicron, scoperta in Sudafrica nell'ultima parte dell'anno 2021 e oggi maggiormente responsabile dell'aumento vertiginoso dei contagi in tutto il mondo.

Omicron - La nuova variante Covid


La variante Omicron è solo l'ultima delle diverse varianti di Sars Cov-2 (Covid 19).

Il suo vero nome è "B.1.1.529", chiamata anche come "Variante Africana", scoperta per la prima volta in Botswana e Sudafrica(dover parti anche la variante Beta nel Settembre 2020) i primi di Novembre 2021.
La variante Omicron è ormai prevalente su tutte le altre varianti fin qui conosciute come ad esempio la "Variante Delta".

Purtroppo l'evoluzione dei virus a dispetto dei batteri è il vero problema che porta l'intera comunità sanitaria mondiale a correre ai ripari ricordando sempre a tutti noi quanto sia importante, se non fondamentale, riuscire a far circolare il meno possibile questo virus fra la gente.
Il virus COVID, meno circola e meno c'è la possibilità che possa sviluppare ulteriori varianti.
E' molto probabile che con il passare del tempo la pandemia si trasformi in endemia, come accaduto per l'influenza e per altre malattie ormai sotto controllo, a patto però che non si sviluppino ulteriori varianti che possano mettere a rischio l'efficacia degli attuali vaccini.

Variante Omicron: le differenze rispetto alle precedenti varianti


La prima differenza che è stata notata dagli esperti sono state le modifiche rilevate alla famosa proteina Spike.
Come già a conoscenza del mondo scientifico, questa proteina ha il compito di riconoscere le cellule ospiti ed è il bersaglio primario degli anticorpi, che vengono successivamente sviluppati dell'organismo come risposta immunitaria ad una eventuale infezione o alla somministrazione del vaccino.

E' stato appurato che rispetto alla variante Delta questa ultima versione del Coronavirus ha subìto più di 50 modifiche nel suo DNA, 30 delle quali direttamente sulla proteina Spike.

Covid Omicron: maggiore trasmissibilità
Altri cambiamenti, riscontrati anche nelle varianti Alfa e Delta, sono riconducibili ad una maggiore infettività e un altrettanta maggiore capacità di eludere gli anticorpi sviluppati dall'individuo contro il virus.

Omicron si riproduce più velocemente
Uno studio effettuato dall'Università di Hong Kong, ha scoperto che a sole 24 ore dal contagio la nuova variante B.1.1.529 (Omicron) può arrivare a moltiplicarsi nei bronchi con una velocità maggiore del 70% rispetto alla precedente variante Delta cosi come rispetto all'originale versione del virus Covid-19.

Maggiori probabilità di reinfezione con Omicron
La variante Omicron ha una maggiore capacità di reinfettare sia gli individui già guariti dal Covid che le persone vaccinate con 2 dosi.
La nuova variante Omicron è in grado di eludere una buona parte dell'immunità che è stata acquisita attraversa il contagio e la malattia, cosi come quella e quella ricevuta attraverso la vaccinazione con due dosi.

Un rapporto prodotto della Imperial College di Londra, ha preso in esame dati della Uk Health Security Agency (UKHSA) e del Servizio Sanitario Nazionale (NHS), che hanno registrato tutte le segnalazioni di casi di Covid-19 (confermate) in Inghilterra attraverso un test di tipo molecolare e che avevano fatto il test del Covid tra il 29 Novembre e l'11 Dicembre 2021.

Confermando un tasso di reinfezione di 5,4 volte maggiore rispetto alle varianti Covid precedenti.

Tempi brevi di incubazione per Omicron
I tempi di incubazione della variante Omicron sono più brevi rispetto alle precedenti varianti come Alpha e Delta.
Gli esperti indicano la maggiore contagiosità del virus come una relazione relativa tempistica di incubazione più breve di circa 3-5 giorni.

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