• Allevamento e spillover virali

    Spesso troviamo anche allevamenti che sono collocati in aree non protette e questo fenomeno sottopone le specie allevate a contatto con altre specie selvatiche, favorendo gli "spillover" dei virus.
  • Come cambia il vento e le sue caratteristiche?

    Con l'aumento della temperatura, dovuto al riscaldamento dell'aria da parte del Sole, le correnti d'aria tendono a salire di quota mentre l'aria più fredda, e quindi più pesante, scende verso il basso.
  • Agricoltura biologica e coltivazioni cicliche

    Nell'agricoltura biologica le coltivazioni vengono fatte ruotare in modo ciclico, questo sistema permette un utilizzo più efficiente dei terreni e quindi delle loro risorse.
  • Le risorse idriche scarseggeranno a causa del Global Warming

    Oltre al consumo di risorse agricole, l'allevamento necessita anche di risorse idriche, indispensabili per abbeverare il bestiame. Ci sono animali come i bovini che hanno la necessità di consumare una media di 80 Lt. al giorno di acqua, i maiali intorno ai 20 Lt. seguiti poi dagli ovini con circa 10 Lt.
  • Quali sono le cause della siccità?

    Le cause della siccità sono dovute ad uno squilibrio idrologico causato da cambiamenti climatici temporanei o di lunga durata.

Italia in emergenza climatica - Aumento delle temperature

Cambiamenti climatici in Italia: Sei Città a rischio.

Il rapporto della Fondazione CMCC per l'Italia

Politica - Cambiamenti climatici in Italia: Sei Città a rischio Foto di Arnav Kainthola da Pexels
Categoria: Politica | Mercoledi 3 Novembre 2021 - 14:58:52

Emergenza climatica in Italia, sono a rischio sei città che vedranno l'aumento della temperatura media raggiungere addirittura i 6 gradi centigradi.

Emergenza climatica in Italia


I cambiamenti climatici sono ormai una realtà non più un ipotesi di alcuni gruppi di scienziati.

Il cambiamento climatico terrestre sta avanzando, mostrandoci ovunque cambiamenti del clima evidenti e sempre più inaspettati.
L'italia ovviamente non fa eccezione, seppur in minor modo, almeno per il momento.

Purtroppo la conformazione geologica italiana comporta un aumento dei rischi idrogeologici e un aumento delle temperature medie da qui a metà secolo.

Il rapporto della Fondazione CMCC


La Fondazione CMCC, Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici lancia l'allarme pubblicando un rapporto dal titolo: Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane.

Questo studio analizza le misure che stanno adottando i centri urbani in Italia per far fronte alle future variazioni climatiche (temperature, precipitazioni, siccità, bolle di calore etc.) che muteranno lentamente e inevitabilmente anche il nostro Bel Paese.

Il rapporto della Fondazione CMCC evidenzia l'importanza nell'adottare misure di prevenzione a livello strutturale nel paese e che, in mancanza di una vera e propria campagna di prevenzione, l'aumento delle temperature medie potrà portare alcune zone italiane a ritrovarsi con circa sei gradi in più.

Temperature: Le città a rischio in Italia


Negli ultimi trent'anni in sei città italiane le temperature medie sono cresciute di più che in altre zone della penisola.
In queste città le temperature sono destinate ad aumentare fino a sei gradi durante i prossimi 30 anni a meno che non vengano prese serie e concrete misure di contenimento.

Anche attuando politiche climatiche adeguate, queste sei città vedranno comunque aumentare la loro temperatura media locale di circa 2 gradi centigradi da qui al 2050.

Oltre alle alte temperature, si registreranno sempre più spesso ondate di calore della durata di svariati giorni, le quali potranno verificarsi anche nell'intero anno solare, quindi indipendentemente dalla stagione corrente.

La città di Roma, di Milano, Torino, Napoli, Bologna e Venezia avranno maggiori probabilità di subire fenomeni atmosferici avversi con forti precipitazioni, allagamenti e tutte le conseguenze idrogeologiche che porteranno ad un maggiore dissesto dei territori.

Lo studio effettuato dalla Fondazione CMCC ha proposto diverse strategie di adattamento che comprendono il monitoraggio delle temperature, e quindi le precauzioni da considerare in caso di ondate di calore intense e prolungate, gli impatti climatici sugli ecosistemi locali, la valutazione dei rischi per la popolazione e gli strumenti di adattamento.

Politiche climatiche per l'Italia


Ad oggi sono stati fissati degli obiettivi ben precisi dalla Commissione Europea per il 2030.

Tali misure prevedono una concreta riduzione delle emissioni totali del 40% rispetto all'inizio del trentennio appena trascorso, ossia dal 1990.

Politiche per il clima e l'energia dell'UE - Quadro 2030


La Commissione Europea ha fissato per l'Italia l'impegno di riuscire a produrre un aumento dell'energia proveniente da fonti rinnovabili fino al 27% del consumo finale ed un netto risparmio, fino al 30% di energia, attraverso un aumento sistematico dell'efficienza energetica.

L'italia dovrà dunque dimostrare una coerenza con il Quadro 2030 delle Politiche per il clima e l'energia dell'UE e come contributo all'Accordo di Parigi sul clima del 2015.

A seguito della presentazione della Comunicazione sul Quadro Clima-Energia 2030, il Consiglio Europeo di fine Ottobre 2014 ha approvato importati conclusioni riguardanti i nuovi obiettivi per il periodo 2021-2030, che costituiscono l'INDC dell'UE.

Domande & Risposte sul cambiamento climatico
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