Cosa accadrà se vince Biden alle elezioni americane del 2020

Elezioni USA 2020: Cosa cambia con Joe Biden sui cambiamenti climatici.

Elezioni Stati Uniti 2020 - Le politiche di Trump e Biden sul clima

Politica - Elezioni USA 2020: Cosa cambia con Joe Biden sui cambiamenti climatici Foto di Element5 Digital da Pexels
Categoria: Politica | Venerdi 6 Novembre 2020 - 17:04:16

Le elezioni USA 2020 stanno per volgere al termine e il mondo rimane con il fiato sospeso in attesa di conoscere chi guiderà gli Stati Uniti d'America nei prossimi anni.

Elezioni Usa 2020: In gioco ci sarà anche il futuro del clima


E' ancora in corso lo spoglio e conteggio dei voti e già i due contendenti di auto proclamano vincitori, temendo nel proprio inconscio, di essere i perdenti.
In gioco ci sono molti interessi economici, politici (nazionali e internazionali), equilibri fra stati e tenuta delle relazioni internazionali.

Tra i molti equilibri economici e sociali spiccano quelli ambientali, con l'uscita voluta dall'amministrazione Trump, dagli Accordi sul Clima di Parigi che hanno destato da subito sconcerto fra tutti gli stati membri dell'Unione Europea.

I cambiamenti climatici sono quindi una sfida che entrambi i candidati dovranno affrontare qualora risultasse vincente la loro candidatura alla Casa Bianca, e le loro riforme a riguardo cambieranno fortemente gli equilibri con le altre potenze mondiali e promuoveranno o danneggeranno l'economia americana.

Trump e Biden - I programmi a confronto sulla gestione dei cambiamenti climatici


I programmi elettorali dei contendenti alla Casa Bianca saranno determinanti per consentire all'America di tornare con il piede giusto verso una politica di contrasto ai cambiamenti climatici mirata verso lo sviluppo sostenibile e ad una drastica riduzione delle emissioni di CO2 per le quali gli Stati Uniti si ritrovano ad essere fra i maggiori responsabili.

Il candidato democratico alle presidenziali USA 2020 Joe Biden si è già espresso in merito alle politiche climatiche e quindi al problema del cambiamento climatico, definendolo come una "minaccia esistenziale" che sarà più grave e duratura di quella attuale riguardante la pandemia in atto causata dal Sars-Covid 19.

Da parte dello sfidante repubblicano, il presidente uscente Donald Trump, c'è stato invece un netto rifiuto nei confronti dell'emergenza pandemica del Coronavirus negli Stati Uniti, definendola una "bufala" e accusando i Democratici, durante la prima ondata, di utilizzare l'emergenza COVID per contrastare le politiche nazionali dei Repubblicani.

Durante la lunga campagna elettorale per le Presidenziali Americane Joe Biden ha sostenuto più volte di voler riportare gli Stati Uniti d'America al centro delle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici, promettendo di decarbonizzare la rete elettrica del paese entro l'anno 2035 stanziando una somma di circa 2,2 trilioni di dollari e prospettando per l'economia americana una totale indipendenza dai combustibili fossili entro il 2050.

In pieno contrasto è il suo rivale Trump che, anche prima dell'inizio della campagna elettorale USA 2020, ha più volte ribadito il suo impegno a favore del mantenimento della produzione e sfruttamento dei combustibili fossili (in primis del carbone).

Durante l'amministrazione Trump infatti, molte delle richieste fatte dalle associazioni che rappresentano le industrie di gas e petrolio sono state più volte esaudite attraverso l'utilizzo di fondi pubblici, cosi come ha aiutato le lobby che si occupano delle trivellazioni tagliando a loro favore le tasse, già relativamente esigue.

Vittoria di Trump o Biden - Cosa cambia per l'Italia e l'Europa


L'esito delle elezioni americane 2020 farà la differenza sulle politiche nazionali rivolte al ripristino e alla conservazione dei parametri da imporre al paese per le emissioni inquinanti.

Anche per il vecchio continente ci saranno forti ripercussioni, dovendo accordare nuove e importanti direttive ambientali con i paesi extra UE.
Le intenzioni politiche, rivolte alla tutela ambientale e al contenimento dell'inquinamento promesse da Biden, danno una speranza che l'America possa impegnarsi nuovamente nel rispetto delle direttive internazionali per la tutela del clima e dell'intero pianeta.

Biden ha già annunciato che, in caso di una sua vittoria, la sua amministrazione si impegnerà nel sostenere quei paesi come l'Italia nello sviluppo eco-sostenibile disincentivando l'uso delle fonti di energia fossile e promuovendo quelle di energia rinnovabile.

In totale contrasto con le politiche tenute dalla vecchia amministrazione di Trump, Joe Biden si è già espresso in favore di finanziamenti volti ad un minor utilizzo di energie ricavate dal carbonio.
Questi finanziamenti verrebbero elargiti attraverso delle fonti di investimento da proporre ai paesi UE che già hanno il compito di seguire le politiche comunitarie messe in campo dalla Commissione Europea attraverso il programma "Green New Deal".

Elezioni America 2020: La sfida ambientale fra Trump e Biden


Durante il prossimo decennio il futuro degli americani potrebbe cambiare radicalmente e soprattutto l'economia americana potrebbe riceverne un vantaggio non indifferente.

Il rispetto degli Accordi di Parigi, stipulati nel 2015, consentirebbe all'America di tornare ad essere protagonista nel partecipare al raggiungimento dell'obbiettivo di mantenere l'aumento medio della temperatura a 1,5°C entro i prossimi decenni.

Le elezioni presidenziali che si sono svolte negli Stati Uniti determineranno non solo il futuro del paese americano ma quello del pianeta nei prossimi anni, cosi come determineranno il futuro delle relazioni internazionali con l'Europa, la Cina e la Russia sugli scambi commerciali e gli accordi sui programmi ambientali.

Anche le posizioni conflittuali con la Turchia, il Messico e l'Arabia Saudita, vedranno importanti cambiamenti (si spera in meglio) qualora il responso elettorale di USA 2020 vedrebbe come vincitore il democratico Joe Biden.

Joe Biden e i cambiamenti climatici


Alcuni punti sulle politiche e le azioni di Joe Biden per contrastare i cambiamenti climatici:

Biden farà dei cambiamenti climatici una priorità assoluta della sua amministrazione, promettendo di portare gli USA a emissioni nette zero entro il 2050.
Vuole far rientrare gli USA nell'Accordo di Parigi sul clima, da cui Trump li ha ritirati, e ospiterà il summit mondiale sul clima Earth Day 2021.

Vuole approvare investimenti massicci per le energie pulite nel piano infrastrutturale American Jobs Plan da 2 trilioni di dollari.
Sosterrà incentivi per auto elettriche, pannelli solari, pompe di calore e rinnovo parco auto governo solo elettrico.
Ha intenzione di porre fine alle trivellazioni di petrolio e gas nelle riserve federali, accelerando la transizione dai combustibili fossili.

Spingerà per ridurre le emissioni del settore elettrico al 2030 e sostituire centrali a carbone con rinnovabili.
Premere sulla riduzione dei sussidi alle compagnie petrolifere e di gas, aumentando le tasse sui loro profitti per finanziare la transizione, promuoverà lo sviluppo di tecnologie pulite come l'idrogeno verde e la cattura della CO2.

In generale Biden applicherà una politica più incisiva e rapida del previsto per affrontare il riscaldamento globale.

Quali sono gli obiettivi specifici di Biden per ridurre le emissioni del settore elettrico entro il 2030?


Gli obiettivi specifici fissati da Biden per ridurre le emissioni del settore elettrico statunitense entro il 2030 sono:
- Riduzione delle emissioni del settore elettrico del 80-90% rispetto ai livelli del 2005.
- Obiettivo di produzione di elettricità carbon-free (senza emissioni di CO2) dal carbone al 2030 del 80%.
- Generare l'elettricità da fonti rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico) almeno quattro volte superiore a quella prodotta oggi.
- Triplicare la capacità installata di energia solare ed eolica offshore al 2030.
- Installare almeno 500.000 nuovi punti di ricarica per veicoli elettrici al 2030.
- Ridurre del 50% il contenuto medio di carbonio nell'elettricità al 2030, in modo da decarbonizzare completamente il settore entro il 2035.
- Mobilitare miliardi di investimenti pubblici e privati per la transizione, anche attraverso incentivi fiscali.

Questi obiettivi molto ambiziosi, se raggiunti, contribuirebbero in modo significativo agli impegni USA di riduzione delle emissioni totali del 50-52% entro il 2030.

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