Quali sono i tipi di agricoltura? (Agricoltura)
Quali sono i tipi di agricoltura?
Frequently Asked Questions - Agricoltura
Categoria: Agricoltura | Giovedi 4 Aprile 2024 - 11:35:11
L'agricoltura convenzionale, biologica e sostenibile sono i tre modelli principali di agricoltura, che si differenziano per l'uso di input esterni e per gli obiettivi perseguiti in termini di produttività, tutela ambientale e salute.
Agricoltura convenzionale o tradizionale
Questo tipo di agricoltura si basa sull'uso intenso di fertilizzanti chimici, pesticidi e monocolture, avendo come obiettivo la massimizzazione della produzione.
Può inquinare suolo e l'acqua e ridurre la biodiversità se non regolamentata.
Agricoltura biologica
L'agricoltura biologica esclude l'uso di prodotti chimici di sintesi.
Usa le rotazioni colturali, fa ampio uso di sovrappiantamenti, i concimi organici per mantenere la fertilità del suolo, e le varietà resistenti. inoltre riduce l'impatto ambientale ma può avere rese più basse e richiede una maggiore manodopera.
Gli obiettivi sono rispettare l'ambiente e la salute del consumatore.
Agricoltura sostenibile
La tipologia di agricoltura sostenibile adotta principi di tutela ambientale come rotazioni, buffer strips, integrazione coltura-zootecnia.
Può usare prodotti chimici ma solo se necessario e rispettando i dosaggi.
L'obiettivo di questo tipo di agricoltura è quello di conciliare la produttività e l'ecosostenibilità ambientale a lungo termine.
Altri aspetti che differenziano questi tre tipi di agricoltura sono le certificazioni e le norme seguite, i canali di commercializzazione, i prezzi e le redditività per gli agricoltori.
A livello globale l'Agricoltura Convenzionale è quella dominante ma cresce l'interesse per modelli più rispettosi dell'ambiente e della salute umana.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'agricoltura convenzionale?
I principali vantaggi e svantaggi dell'agricoltura convenzionale sono:
Vantaggi:
- Alte rese produttive e maggiore produttività per ettaro
- Maggiori profitti per gli agricoltori grazie alle economie di scala
- Utilizzo di macchinari avanzati che aumentano l'efficienza
- Costi contenuti di produzione grazie all'uso di input chimici
- Tecniche collaudate e con ottime conoscenze scientifiche
Svantaggi:
- Dipendenza da input esterni quali fertilizzanti, pesticidi ed energia
- Rischio di inquinamento di suolo, acqua e falda a causa di prodotti chimici
- Riduzione della biodiversità dovuta alle monocolture intensive
- Problemi di salute pubblica legati all'uso di pesticidi
- Erosione del suolo per la lavorazione meccanica
- Minore capacità di adattamento ai cambiamenti climatici
- Minore sostenibilità ecologica a lungo termine
- Costi sociali e ambientali non sempre considerati
In sintesi, massimizza la resa a breve ma comporta maggiori rischi e costi esterni.
Cosa significa esattamente "sovrappiantamenti" nell'agricoltura biologica?
Il termine "sovrappiantamenti" nell'agricoltura biologica indica una particolare tecnica colturale che consiste nel coltivare contemporaneamente, sullo stesso terreno, due o più specie vegetali.
Nel dettaglio, i sovrappiantamenti prevedono l'impianto di colture diverse sia per il ciclo vegetativo che per lo sviluppo della chioma, in modo che le piante non entrino in competizione tra loro per luce, acqua e nutrienti.
I vantaggi dei sovrappiantamenti sono principalmente:
- Protezione del suolo evitando la nudezza dei campi e limitando l'erosione.
- Arricchimento e protezione del suolo grazie alle diverse radici che lo esplorano in profondità.
- Minore diffusione di organismi patogeni grazie all'effetto barriera tra le specie.
- Meno infestanti infestanti in quanto lo spazio vitale è occupato.
In sostanza, i sovrappiantamenti nell'agricoltura biologica riprendono gli ecosistemi naturali aumentando la biodiversità e migliorando la salute dei suoli coltivati.
Si tratta di una tecnica molto utilizzata in quanto non necessita di input chimici.
Come l'agricoltura sostenibile contribuisce alla tutela dell'ambiente e delle risorse naturali?
L'agricoltura sostenibile contribuisce in modo significativo alla tutela dell'ambiente e delle risorse naturali attraverso varie pratiche agronomiche rispettose dell'ecosistema, come:
- Riduzione dell'uso di fertilizzanti e pesticidi di sintesi, limitandoli solo ove strettamente necessario.
- Rotazioni colturali pluriennali che arricchiscono il suolo e prevengono parassiti.
- Integrazione dei cicli colturali con l'allevamento per riciclare le biomasse prodotte.
- Lavorazioni conservative del suolo per ridurre l'erosione e aumentare l'humus.
- Mantenimento di siepi e fasce tampone per preservare la biodiversità.
- Risparmio idrico attraverso tecniche di irrigazione precise.
- Utilizzo di energie rinnovabili per le lavorazioni agricole.
- Salvaguardia del paesaggio e delle tradizioni locali.
Queste ed altre buone pratiche dell'agricoltura sostenibile preservano la fertilità dei suoli, riducono l'inquinamento di acque e aria, contrastano i cambiamenti climatici e tutelano in generale l'ecosistema agricolo e naturale.