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Quali sono le principali cause dell' inquinamento industriale? (Inquinamento)

Quali sono le principali cause dell' inquinamento industriale?

Frequently Asked Questions - Inquinamento

Categoria: Inquinamento | Giovedi 29 Ottobre 2020 - 11:29:26

Le attività industriali perpetrate dall'uomo sono tra le cause più pesanti di inquinamento del nostro ambiente terrestre, dalla nascita dell'era industriale ad oggi.

Le principali cause dell'inquinamento industriale sono svariate ed ognuna ha conseguenze deleterie sull'ambiente rispettivamente su aria, acqua e terra.

Con l'avvento dell'industria è stato possibile un forte sviluppo economico e tecnologico nella vita dell'uomo, questo però ha determinato l'avvio di un lungo percorso di deterioramento delle condizioni ambientali in tutto il mondo.
Anche se negli ultimi anni sono state intraprese molte azioni contro l'inquinamento provocato dalle lavorazioni industriali, ed è stato possibile approvate leggi ad hoc per contenere questo tipo di inquinamento, nei primi periodi successivi alla nascita delle industrie, l'inquinamento prodotto è rimasto elevatissimo per decine di anni, senza alcun controllo.

Le principali cause dell'inquinamento industriale sono da individuare soprattutto nei cicli di lavorazione e nella eccessiva produzione degli scarti tossici.

Il cianuro


Uno degli scarti tossici industriali è il cianuro (un anione di formula chimica CN che deriva dalla ionizzazione dall'acido cianidrico o di un suo sale.), estremamente tossico che ha un azione molto rapida nell'intossicazione dell'organismo.
Nelle indutrie che producono insetticidi e topicidi e in quelle che operano nell'estrazione di oro e argento, vengono prodotti cianuri di sodio, calcio e potassio.

Pesticidi e altri disinfestanti


Anche nelle industrie che producono disinfestanti vengono rilasciati scarti fortemente inquinanti, questi prodotti vengono generalmente utilizzati nelle disinfestazioni delle città come rimedio all'invasione stagionale delle zanzare.
L'utilizzo massiccio e in larga scala di questi disinfestanti crea uno stato di avvelenamento generale da pesticidi che determina un effetto negativo su ampie zone abitabili.

Oltre all'ambiente viene inquinata l'aria respirata dalle persone con gravi conseguenze sulla salute umana e su quella della maggior parte degli altri organismi viventi.
L'intera biodiversità locale viene praticamente destabilizzata a causa di un continuo accumulo di sostanze chimiche inquinanti chimici che rimangono per giorni nell'ambiente circostante.

I disinfestanti producono nel tempo gravi effetti cronici sulla salute delle persone e le conseguenze rimangono a volte nascoste, rimanendo purtroppo imprevedibili.
Ad ampliare la famiglia degli scarti tossici industriali arriva anche il cadmio che è un elemento chimico di numero atomico 48 e il suo simbolo è Cd, è simile allo zinco ma è anche utilizzabile per composti più complessi.

Il cadmio


Il cadmio è un metallo pesante che può essere trovato anche nel cibo, può compartecipare all'attivazione di alcuni enzimi e inoltre può essere utilizzato come sostituto dello zinco che è solitamente presente all'interno della carbossipeptidasie.
Anche se in piccola parte viene assorbito dall'organismo, dove può essere trattenuto in modo efficace dai reni e del fegato, il cadmio può rimanere nell'organismo umano anche per decine di anni.

E' facile da trovare nei minerali dello zinco ed è largamente utilizzato nella produzione di pile ricaricabili e nella produzione di accumulatori di corrente.

Il cromo


Il cromo è un metallo presente abbondantemente in natura insieme altre specie chimiche, la sua presenza può assumere diverse forme, le quali hanno anche delle specifiche proprietà chimico fisiche e tossicologiche.

Esistono più forme di cromo in natura e le due più stabili, e più comuni, sono il cromo trivalente (sigla Cr(III)) e cromo esavalente (sigla Cr(VI)), poi c'è quello di tipo metallico.
Le industrie che utilizzano il cromo per la propria produzione industriale, sono quelle che si occupano di produrre le leghe come l'acciaio inossidabile e sia il cromo trivalente che il cromo esavalente sono utilizzati solitamente come rivestimenti metallici, attraverso l'utilizzo dei trattamenti galvanici.

Questi processi galvanici forniscono all'acciaio una resistenza alla corrosione e creano un rivestimento lucido.
Il cromo viene utilizzato anche nella produzione di smalti e vernici, come catalizzatore nelle tinture, per annerire il cuoio e per la conservazione del legno.

La presenza di cromo nell'organismo, come nel caso di quello metallico, può essere tollerata grazie ad una tossicità relativamente bassa.
La sua presenza nell'organismo è considerata una forma oligo nutriente essenziale ed è importante per la corretta metabolizzazione degli zuccheri all'interno del nostro corpo.

Le forme, trivalente ed esavalente sono invece assi inquinanti e pericolose.
La prima può essere presente in diversi composti di origine industriale come i "cromati" e "tiolati" ed è considerata altamente tossica. La seconda, principalmente utilizzato nella lavorazioni dei metalli e nelle concerie è molto cancerogena per l'essere umano.

L'inquinamento dovuto alle attività industriali causa ogni anno gravi intossicazioni alle persone e danni incalcolabili all'ambiente.

Le tante sostanze prodotte o utilizzate per la produzione industriale sono molto tossiche e soprattutto non biodegradabili.
Queste sostanze tossiche vengono spesso scaricate nei fiumi, insabbiate nel terreno o riversate nei mari di mezzo mondo, avvelenando le acque e causando la moria di centinaia di migliaia di specie acquatiche.

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