Il cambiamento climatico da una pioggia di meteoriti sul pianeta
Asteroidi sulla Terra causerebbero cambiamenti climatici globali.
Gli eventi climatici globali da impatto cosmico porterebbero a un estinzione di massa
Categoria: Spazio | Domenica 11 Ottobre 2020 - 16:39:05
Dopo anni di studi e simulazioni gli scienziati di tutto il mondo si sono fatti più di un idea sulle conseguenze catastrofiche e i danni che causerebbero un evento cosmico del genere.
Quante probabilità ha la Terra di essere colpita da un meteorite?
Forse non tutti lo sanno ma gli impatti di meteoriti sulla Terra sono eventi che accadono quasi all'ordine del giorno, fortunatamente senza conseguenze e senza che ce ne accorgiamo.
Grazie alla nostra atmosfera, centinaia di piccoli frammenti di roccia, vengono sistematicamente distrutti prima che arrivino a colpirci e solo quelli che raggiungono un certo diametro (circa 100 metri) possono arrivare fino a noi procurandoci danni più o meno seri.
Negli anni l'uomo è riuscito a censire decine di migliaia di corpi rocciosi che orbitano attorno al nostro pianeta e che hanno traiettorie più o meno regolari.
Queste traiettorie non sono mai perfettamente circolari ma assumono, nel tempo, dimensioni e lunghezze diverse diventando ellittiche, questa particolarità consente ai corpi celesti di avvicinarsi o allontanarsi negli anni dai pianeti (o altri corpi di una maggiore grandezza).
Oggi siamo in grado di conoscere lo spazio temporale di questi eventi cosmici e quindi venire a conoscenza, con un certo anticipo, di eventuali impatti meteoritici.
Questa nostra capacità diminuisce al diminuire delle dimensioni degli stessi corpi celesti osservati, questo a causa di una sempre più difficile capacità di individuazione, attraverso le centinaia di satelliti sparsi attorno al nostro pianeta Terra.
Di questi, molti hanno un diametro di circa 1 km e un orbita talmente ampia che potrebbero portare a collidere con la Terra in media ogni 500.000 anni, mentre grandi collisioni con oggetti di circa 5 km, possono verificarsi approssimativamente con una cadenza di circa dieci milioni di anni.
Cosa accadrebbe alla Terra dopo un impatto cosmico da meteorite
Cosa succederebbe se un grosso meteorite cadrebbe sulla terra?
Anche se le probabilità di un simile evento siano assai scarse (meno di una su mille entro il prossimo secolo), queste non sono da escludere.
Un bolide cosmico di grandi dimensioni può effettivamente devastare la Terra, come già successo nello Yucatan, causando un cratere di oltre 180 chilometri di diametro 65 milioni di anni fa.
Questo evento, come molti di noi sanno, segnò la fine dell'era dei dinosauri ed un estinzione di specie animali e vegetali che arrivò vicino al 90%.
Altri impatti catastrofici sono comprovati dalla presenza di altrettanti enormi crateri come quello presente in Arizona, chiamato Meteor Crater che è assai più piccolo (solo 1 km di diametro) ma che risale a soli 50 mila anni fa e provocato da un asteroide di appena 30 metri di diametro.
Dagli studi effettuati negli anni da molti scienziati, la Terra è stata oggetto di decine e decine di collisioni cosmiche, colpita più volte da oggetti larghi dai 10 ai 20 chilometri, e almeno una volta da un asteroide molto più grande.
La Terra, orbitando intorno al Sole, si trova in una particolare zona del Sistema Solare che viene definita dalla Nasa un "poligono di tiro cosmico".
In questa particolare zona non esiste pianeta che non riporti le tracce da impatto di comete e asteroidi, ad esempio nel 1994 abbiamo potuto assistere ad un impatto meteoritico di medie dimensioni causato dai frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9 sul pianeta Giove in diretta.
L'Effetto Serra come evento collaterale sul pianeta colpito da un meteorite
Il fatidico giorno che un proiettile cosmico riuscirà ad arrivare fino a noi (avendo un diametro tra 1 e 2 km)le conseguenze saranno inimmaginabili e si ripercuoteranno sull'intero pianeta.
La zona di impatto subirà una completa distruzione, l'energia scaturita dell'esplosione sarà pari a milioni di megatoni (molto più potente di centinaia di bombe atomiche).
La grande quantità di polveri che verrebbero sollevate sarebbero talmente imponenti da alterare il clima in maniera irreversibile, comportando un drastico abbassamento delle temperature e facendo precipitare il pianeta verso un periodo glaciale post atomico.
L'Effetto Serra che si verrebbe a creare causerebbe da subito l'impossibilità da parte del Sole di penetrare completamente la spessa coltre di nubi composta da polveri, facendo crollare di decine di gradi la temperatura sulle terre emerse.
Gli oceani subirebbero un enorme accelerazione del processo di acidificazione delle acque più superficiali a causa dell'elevata percentuale di anidrite carbonica presente nell'aria, avvelenando milioni di specie marine e distruggendo irrimediabilmente ogni forma di vita subacquea che dispone di guscio, cosi come i coralli verrebbero cancellati dalla faccia della Terra.
Da subito le alte temperature prodotte dall'esplosione del meteorite/i brucerebbero milioni di chilometri quadrati di foreste e vegetazione, le forti radiazioni da impatto renderebbero le terre completamente sterili e quindi incoltivabili.
L'impatto economico e sociale di un evento cosmico catastrofico
L'impatto economico e sociale derivante da un tale disastro ambientale, cambierebbe per sempre la vita dei pochi esseri viventi sopravvissuti.
I cambiamenti climatici conseguenti sarebbero una coda distruttiva che durerebbe migliaia di anni.
Essendo divenuta completamente instabile, la nostra atmosfera non permetterebbe più un riparo dalle radiazioni solari, le perturbazioni sarebbero assai più cariche di energia e questo produrrebbe eventi meteo straordinariamente potenti, come lunghe e forti alluvioni, tempeste di neve anche in luoghi dove ora esistono condizioni climatiche completamente opposte, terremoti distruttivi causati dai riverberi del mantello terrestre.
Gli tsunami sarebbero centinaia, soprattutto nelle zone costiere dei continenti, con onde alte dai 30 ai 300 metri, aumento esponenziale di CO2 nell'aria ormai divenuta tossica, risveglio di molti vulcani a seguito degli scombussolamenti delle placche tettoniche (soprattutto nelle aree di impatto).
Nel caso di un evento catastrofico di tali dimensioni, ci vorrebbero migliaia, se non milioni, di anni prima che i cicli ecologici e biologici possano ristabilirsi.
Il cambiamento climatico causato dall'impatto cosmico, contrasterebbe fortemente la chimica biologica e il ripristino dei livelli delle acque marine.
Biodiversità favorita dall'esplosione di un asteroide sulla Terra
I risultati di uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Lund in Svezia ha evidenziato alcune importanti conclusioni che hanno dato modo di confermare come la collisione cosmica, avvenuta circa 450 milioni fa a seguito della caduta di un asteroide di circa 150 chilometri di diametro nella zona tra Giove e Marte, abbia avviato importanti cambiamenti anche nella vita sulla Terra.
Secondo gli studiosi, questa esplosione cosmica ha disseminato enormi quantità di polveri nel nostro Sistema Solare, portando come conseguenza un'era glaciale a causa della limitazione parziale della luce solare, che a sua volta ha stimolato la nascita di livelli più complessi di biodiversità.
L'era glaciale, scaturita da questa polvere cosmica, ha consentito la diversificazione delle varie zona terrestri come i poli, producendo un elevata diversificazione delle specie di esseri viventi come gli invertebrati.
Gli studiosi svedesi sono potuti arrivare a queste conclusioni attraverso le misurazioni dell'elio extraterrestre rimasto all'interno dei sedimenti ormai pietrificati nel fondo marino a Kinnekulle (Sud della Svezia).
Questa polvere cosmica si era arricchita di elio durante il viaggio verso la Terra, bombardata dal vento solare, i cambiamenti climatici scaturiti dall'evento extraterrestre dell'asteroide tra Marte e Giove, costituirono un vantaggio nella formazione della vita sulla Terra.
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