Sistemi alimentari responsabili delle emissioni di CO2
FAO: Sistemi alimentari e cambiamento climatico.
Studio della FAO punta il dito contro i sistemi alimentari mondiali

Categoria: Cause | Giovedi 18 Marzo 2021 - 13:28:49
In uno studio condotto dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) vengono evidenziate le grandi responsabilità dei sistemi alimentari di tutto il mondo per la produzione di gas serra dovute alle attività umane con l'industria alimentare.
Sistemi alimentari responsabili del cambiamento climatico
I fattori responsabili sono molteplici a partire dalla produzione agricola intensiva per proseguire con le attività svolte nei settori di imballaggio dei prodotti, la gestione dei rifiuti organici e sintetici, per finire con lo stravolgimento dei terreni attraverso il cambio di destinazione d'uso.
Il biossido di carbonio prodotto ed emesso nell'ambiente da queste attività, riconducibili ai sistemi alimentari, hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 20 miliardi tonnellate l'anno.
Questi numeri, riporta lo studio, occupano quasi il 35% delle emissioni totali mondiali, seppur in diminuzione rispetto agli inizi degli anni 90, quando le percentuali delle emissioni causate dai sistemi alimentari, raggiungeva poco meno della metà delle emissioni totali nel mondo.
La tecnologia per monitorare i cambiamenti climatici
Lo studio pubblicato sulla rivista Nature Food, condotto dall'italiano Francesco Tubiello e riportato sul sito ufficiale della FAO è intitolato "The FAOSTAT Emissions database: Available data and major gaps - Francesco Tubiello, FAO" al quale hanno collaborato anche i ricercatori del Centro di Ricerca della Commissione Europea ad Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
In questo studio viene anche evidenziata la creazione di una nuova banca dati, la Edgar Food, il primo inventario globale delle emissioni alimentari.
Lo sviluppo di questo nuovo database globale riporta i dati riguardanti le emissioni alimentari e stima le emissioni di gas serra (GHG)nel periodo che intercorre fra il 1990 e il 2015.
L'Edgar Food è quindi il primo database sulle emissioni di GHG che comprende tutti i paesi e tutti i settori che riguardano il sistema alimentare, partendo dalla produzione fino allo smaltimento dei rifiuti.
La FAO presenta questa banca dati come un importante strumento che consentirà a tutti gli scienziati, studiosi e ambientalisti di disporre di una panoramica generale degli effetti e delle conseguenze climatiche derivanti dalla produzione e dal consumo alimentare a livello mondiale.
I dati raccolti da questo strumento saranno utilizzati anche durante il vertice mondiale sui temi alimentari delle Nazioni Unite, che si svolgerà nell'autunno del 2021.
Uno strumento molto importante che consentirà a tutti gli esperti del settore alimentare globale di valutare l'impatto ambientale dovuto alle alternanze dei consumatori e dalle tecnologie future sulle produzioni alimentari nel mondo.
Produzione alimentare insostenibile
Molteplici sono i fattori che concorrono alle emissioni di CO2 nei sistemi alimentari attuali.
Abbiamo l'utilizzo spropositato del suolo che viene adibito alle varie attività agricole e di allevamento intensivo il quale occupa quasi il 40% delle emissioni complessive dei sistemi alimentari.
C'è poi da considerare la distribuzione delle merci prodotte, che occupa quasi il 30% delle emissioni inquinanti, e l'uso massivo dei fertilizzanti per accelerare i processi produttivi e massimizzare i ricavi economici.
L'allevamento di bestiame è tra le attività maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, dovute ai sistemi alimentari a causa della enorme produzione di metano che è causa di circa il 35% dei gas serra.
Lo studio mette in guardia su un crescente livello di inquinamento a seguito degli sviluppi nei settori della vendita al dettaglio, dell'imballaggio delle merci, della loro lavorazione e in fine dei trasporti atti alla grande distribuzione sui territori.
La catena produttiva dei sistemi alimentari
Al termine del processo di coltivazione il cibo viene raccolto per poi essere trasportato nelle aziende dove verrà successivamente lavorato.
Un volta che questo cibo completa il processo di lavorazione viene confezionato e distribuito nei vari centri di smistamento delle merci.
In base alla tipologia del prodotto distribuito è prevista o meno una fase di cottura, da questo processo produttivo ne scaturiscono residui che devono poi essere smaltiti, contemplando un ulteriore processo lavorativo che a sua volta produrrà altre emissioni inquinanti.
L'insieme di tutti questi passaggi necessitano dell'utilizzo di energia e producono emissioni di tipo diretto e indiretto che sono ormai diffuse nella maggior parte dei settori economici a livello mondiale.
In base ai risultati di questo studio si arriva a considerare che un terzo delle emissioni globali di gas a effetto serra sono generate dalla produzione e commercializzazione del nostro cibo.
Viene quindi dimostrato come un sistema alimentare risponde all'evoluzione della popolazione mondiale, in un tempo di un quarto di secolo, dove i cambiamenti sullo stile di vita degli esseri umani e le abitudini alimentari stanno portando ad uno stravolgimento climatico irreversibile che ci condurrà, tra qualche decennio, ad un punto di non ritorno nel contrasto ai cambiamenti climatici globali.
Il sistema alimentare globale sta diventando sempre più oneroso in termini intensità energetica, portando quasi un terzo delle emissioni, dovute al sistema alimentare stesso, direttamente dal consumo di energia necessario.
Futuri modelli di consumo sostenibile
Una politica efficace nella trasformazione dei sistemi alimentari verso la sostenibilità deve fornire delle adeguate risposte all'economia che gira intorno all'intero processo produttivo e deve dare riposte anche ai consumatori, informandoli in modo veloce e adeguato sulle caratteristiche dei prodotti ma anche sui costi in termini di inquinamento ambientale.
Le GHG derivanti dall'utilizzo di energia e dalle lavorazioni industriali è in netto aumento negli ultimi 20 anni.
Il sistema alimentare deve ricevere investimenti atti alla creazione di nuove tecnologie, mirate all'efficientamento energetico e al conferimento di una maggiore funzionalità del sistema stesso.
Devono essere fatti passi avanti sui processi di decarbonizzazione per poter potenziare la riduzione delle emissioni di gas serra, non dimenticando la tutela e conservazione del territorio, rispettando i naturali aspetti ambientali e paesaggistici.
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