Lo strato di ozono e gli effetti dei raggi UV sulla pelle umana
Che cosa è l'ozono, come funziona e quali sono le sue proprietà.
Proteggere lo strato di ozono eliminando i clorofluorocarburi dall'atmosfera
L'ozono è una forma allotropica dell'ossigeno, ovvero è costituito da molecole di ossigeno (O2), proprio come l'aria che respiriamo.
Che cosa è l'ozono?
L'ozono è una forma allotropica (la proprietà di determinate sostanze chimiche di esistere in varie forme) dell'ossigeno, quindi è costituito da molecole di ossigeno allo stesso modo dell'aria che ci circonda.
La differenza fondamentale tra l'ozono e l'ossigeno sta nel numero di atomi che lo compongono, l'ossigeno ne ha due (O2), mentre l'ozono tre (O3).
Questa piccola ma fondamentale differenza di atomi, da all'ozono proprietà chimiche uniche che lo rendono estremamente importante per la vita sulla Terra.
L'ozono si forma in modo naturale a livello della stratosfera, ossia quello strato dell'atmosfera che si trova dai 15 ai 50 km di altitudine.
La sua formazione avviene grazie ad una particolare interazione tra la radiazione ultravioletta solare e le molecole di ossigeno ed è qui che l'ozono si accumula in strati e forma lo "strato di ozono".
Lo strato di ozono e la protezione dai raggi UV
Lo strato di ozono è fondamentale per la nostra salute perché assorbe la maggior parte della radiazione UV proveniente dal Sole.
I raggi UV, specialmente gli UV-B e UV-C, sono molto dannosi per gli organismi viventi, in quanto possono causare mutazioni genetiche e tumori della pelle.
Lo strato di ozono ha la capacità di proteggere da questi effetti nocivi, permettendo alla vita di svilupparsi e prosperare sulla Terra.
Purtroppo, a partire dagli anni '80, è stata osservata una progressiva riduzione di questo strato di ozono a causa dell'immissione in atmosfera dei clorofluorocarburi (CFC) e di altri composti chimici molto pericolosi.
Questi gas artificiali reagiscono e distruggono le molecole di ozono stratosferico, assottigliando lo strato protettivo, nel tempo hanno cosi creato un "buco" nello strato di ozono nella zona atmosferica sopra l'antartico.
Proteggere lo strato di ozono mettendo al bando i clorofluorocarburi
Per salvaguardare lo strato di ozono, sono state approvate normative internazionali per eliminare gradualmente la produzione di CFC e limitare l'uso di sostanze nocive.
Uno sforzo collettivo che ha dimostrato nel tempo, come la scienza e la politica possano collaborare attivamente per il bene comune dell'intero pianeta e quindi di tutti gli esseri viventi, indipendentemente da razza, livello economico-sociale e posizione geografica.
Quali sono gli effetti dei raggi UV sulla pelle umana?
I raggi ultravioletti (UV) del Sole possono avere diversi effetti dannosi sulla pelle umana, soprattutto se si è esposti senza un'adeguata protezione:
- Scottature solari:
l'esposizione acuta ai raggi UV può causare arrossamenti, gonfiore, dolore e desquamazione della pelle.
I raggi UV-B sono i principali responsabili delle scottature. - Invecchiamento precoce della pelle:
l'esposizione cronica ai raggi UV contribuisce all'invecchiamento cutaneo, causando rughe, secchezza, perdita di elasticità e macchie solari.
I raggi UV danneggiano le fibre di collagene ed elastina. - Danni al DNA:
i raggi UV, in particolare gli UV-B, possono causare mutazioni genetiche nelle cellule della pelle, danneggiando il DNA.
Questo aumenta il rischio di sviluppare tumori cutanei. - Melanomi e carcinomi:
l'esposizione eccessiva al sole è la principale causa di tumori maligni della pelle come il melanoma e il carcinoma basocellulare.
I raggi UV alterano la crescita dei melanociti. - Herpes labiale:
i raggi UV possono riattivare il virus che causa l'herpes labiale, provocando vescicole e lesioni dolorose intorno alla bocca. - Fotoallergie e fotosensibilizzazioni:
alcuni farmaci e cosmetici possono causare reazioni allergiche quando la pelle è esposta al sole.
Per questi motivi è molto importante proteggere la pelle dai raggi UV utilizzando creme solari, cappelli e indumenti protettivi, evitando l'esposizione nelle ore centrali della giornata.
Come vengono eliminati i clorofluorocarburi dall'atmosfera?
I clorofluorocarburi (CFC) vengono eliminati dall'atmosfera attraverso diversi processi:
- Decadimento naturale:
i CFC si decompongono lentamente nella parte alta dell'atmosfera, grazie alla radiazione ultravioletta solare.
Tuttavia i tempi di decadimento naturali sono dell'ordine di decine o centinaia di anni, troppo lunghi per eliminare le concentrazioni eccessive. - Riduzione delle emissioni:
il Protocollo di Montreal ha vietato gradualmente la produzione e l'utilizzo di CFC e di altri composti dannosi per l'ozono.
Questo ha drasticamente ridotto il rilascio di nuovi CFC in atmosfera. - Cattura e distruzione:
esistono tecnologie per catturare e distruggere i CFC, ad esempio incenerendoli a temperature molto elevate si possono decomporre in composti innocui.
Anche se costoso, questo processo viene utilizzato per distruggere le riserve ancora presenti. - Assorbimento:
alcuni composti naturali come il monossido di azoto, presente nella stratosfera, reagiscono chimicamente con i CFC, distruggendoli o convertendoli in altre sostanze meno dannose. - Deposizione al suolo:
una piccola parte dei CFC e dei loro prodotti di decomposizione viene trasportata verso il basso e assorbita da oceani, suolo, piante.
Si tratta però di un processo molto lento.
Grazie a queste azioni l'eliminazione dei CFC procede come da accordi presi fra i vari paesi, anche se ci vorranno ancora decenni per tornare a livelli di ozono stratosferico sicuri.
Cosa possiamo fare a livello individuale per proteggere lo strato di ozono?
Alcuni consigli su ciò che possiamo fare individualmente per proteggere lo strato di ozono:
- Evitare l'uso di spray contenenti CFC come propellenti, come ad esempio alcune bombolette spray per capelli o vernici.
Verificare che i prodotti siano "CFC-free". - Fare manutenzione regolare degli impianti di refrigerazione e condizionamento che possono contenere CFC, per prevenire perdite nell'atmosfera.
Sostituirli se vecchi con alternative eco-compatibili. - Non rilasciare CFC nell'ambiente smaltendo in modo non corretto frigoriferi, congelatori o climatizzatori che li contengono, conferirli ad apposite discariche.
- Acquistare prodotti realizzati con materiali riciclati per diminuire la richiesta di nuovi CFC durante la produzione.
- Scegliere detergenti, solventi e prodotti di consumo privi di sostanze dannose per l'ozono, leggere attentamente le etichette informative.
- Risparmiare energia in casa per abbassare le emissioni dei gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale e allo scioglimento dei ghiacci che proteggono lo strato di ozono.
- Diffondere informazioni sulle minacce per lo strato di ozono e su come prevenirle, sensibilizzando amici e parenti.
- Sostenere associazioni ambientaliste che promuovono policy a tutela dell'ozono stratosferico.
Con piccole azioni quotidiane e consapevoli possiamo proteggere questo prezioso strato atmosferico che, a sua volta, ci proteggerà dai raggi UV e quindi da pericolose complicanze a partire dalla nostra pelle, fino ad arrivare alla nostra salute generale.